sabato 28 novembre 2009

Piccoli e maliziosi: i fiori sui gioielli

Stavo dando un'occhiata alle foto che ho sul pc.
A parte il disordine, onnipresente ed imperante, mi sono accorta che nella mia breve carriera di hobbista ho utilizzato tanti fiori, principalmente di vetro e lucite.
Piccoli, colorati, discreti, ma in qualche modo protagonisti.

Li ho abbinati a orecchini dallo stile vintage; qui fiori bianco in vetro:





Ancora fiorellini in vetro, ma piatti:

In azzurro:

Ancora piatti, in rosa...



E poi in abbinamento alle collane; qui in lucite viola e rosa:


In verde e bianco:
E infine in azzurro:




Apro una parentesi: e a voi piacciono i fiori, quelli veri?!?!??!?!? Vi emozionate ancora quando ve li regalano? E soprattutto.....ve li regalano!!??!?!??!?!?!?

giovedì 26 novembre 2009

Colorate e sfrontate, in plexiglas e resina

Lo so, sono delle collane tipicamente estive, sfrontate nelle dimensioni e nei colori.
Ma oggi a Bergamo c'è nebbia, piove e fa freddo.
Un tocco di colore non guasta mai; e poi scalda il cuore.


Queste collane hanno tutte le stesse caratteristiche sia nei materiali, sia nel montaggio.
I materiali sono resine e plexiglas; per le catene metallo color argento con delle belle maglie aperte che non ammettono sprechi!



Il montaggio l'ho eseguito con un doppio filo di organza. Ho creato una sorta di cappio con un cavetto d'acciaio e l'ho utilizzato come ago.
Non ci sono nodi tra una perla e l'altra, ma il fatto di aver utilizzato filo doppio di organza mi ha garantito una totale sicurezza.


La catena di metallo è agganciata alle perle in resina mediante un nodo triplo (paura, eh?!?!?!??!) con fiocchetto finale e goccino di colla (per smettere di avere paura!!!!)


Quella che è piaciuta di più è stata la versione grigio-nera (alla faccia dell'esaltazione dei colori!!!).
E per evitare che l'organza si sfilacci con lo sfregamento, niente paura: basta avvicinarne ai bordi la fiamma di un accendino et voilà, l'organza si arriccia un pò e non si sfilaccia più.

lunedì 23 novembre 2009

Farfalle da indossare

Oscillo costantemente tra lo stile vintage che contraddistingue i miei lavori con l'ottone e il classicismo dei miei gioielli in argento.
Ormai non ho più preferenze, mi lascio guidare dalle mie sensazioni: un giorno sono classica, l'altro vintage.
E quando sono vintage, mi piace utilizzare libellule e farfalle per arricchire i bijoux che creo.
Le libellule, però, mi stanno stufando, sono ovunque.
Le fanno cicciotte, oppure stilizzate, in ottone oppure con patine colorate.

Anche le farfalle vengono riproposte in varie dimensioni e colori.
Però quelle che ho scovato su Etsy mi hanno fatto subito impazzire: sono farfalle in filigrana, una filigrana sottilissima e delicata (in tutti i sensi)!
Erano montate su una catena, che anche da sola, montata senza pietre, avrebbe fatto una scena da protagonista.
Ma visto che nei gioielli voglio metterci sempre un tocco personale, l'ho montata con delle perle in vetro su castone, che danno un'idea molto retrò: eccola!


Una perla in vetro centrale e poi a salire altre perle montate simmetricamente - raro per me!!

Ma quelle farfalline così delicate e piccine, mi hanno scatenato una voglia tremenda di fare anche degli orecchini.

In rosa:


Ancora in rosa, ma un pò più lunghi:



In azzurro e bianco:


In bianco ghiaccio:


E infine, più recenti, con uno Swarovski:



Adesso, ahimé, ho terminato la mia scorta di farfalle.
Libere, volate via, tutte.....

domenica 22 novembre 2009

Il vetro che sberluccica!


Sto passando in rassegna tutto quello che il mondo dei bijoux offre.
Non potevo certo farmi mancare il vetro, trasparente, semplice e sfaccettato.
E poi sberluccica.
No, non ha la dirompenza di uno Swarovski o l'importanza e la presenza scenica di un minerale.
Ma mi piace, mi piace lo stesso tantissimo.
Avevo acquistato coppie di perle in vetro per fare degli orecchini; poi, come spesso mi capita, ho ribaltato tutto e ho creato dei braccialetti a tre fili.


Realizzarli è facilissimo. La fila centrale l'ho costruita a rosario, alternando perle di vetro di dimensioni e colori diversi. Le file laterali sono catene doppie, quasi una chainmaille pre-confezionata. Per il finale non ho utilizzato un terminale a 3 fili, ma ho fatto convergere i 3 fili su di un anellino collegato al moschettone.
Questo ha i colori caldi tipici dell'autunno, mentre il prossimo è una vera esplosione di colori:


Il procedimento è lo stesso: cambia solo il moschettone che in questo caso è una chiusura a T che, a mio parere, rifinisce meglio il braccialetto.




I colori della primavera?
I colori estivi del ghiacciolo alla menta o al limone?
In qualsiasi caso il consiglio è di indossarli...e basta!

giovedì 19 novembre 2009

Una sorpresa



Questo post potrebbe aprirsi così, stasera.
Con un quadro: il celeberrimo Urlo di Munch.
Se avete tempo, vi racconto la mia storia.

“Signora, prego, si accomodi; ho qui i suoi esiti...c'è stata una sorpresa: era maligno; ma lei è già guarita.”
Mi chiamo Silvia, ho 37 anni, e un (ex) carcinoma duttale infiltrante al seno destro.
Verso fine settembre, era una domenica sera, ero a letto: il mio bimbo di 4 anni dormiva, il mio compagno russava sul divano, il cane non era certo da meno e io mi stavo preparando a godermi una serata in relax con il mio libro.
Il nodulo l'ho scoperto per caso...difficilmente riesco a stare ferma per tanto tempo e, leggendo, ho pensato che potevo anche dedicarmi all'autopalpazione che ogni tanto faccio, senza peraltro avere la minima tecnica o capacità...
Il nodulo l'ho trovato subito, ho sentito al tatto che era strano, duro. Mi si è gelato il sangue. Un paio di giorni dopo ero già dal senologo, il quale mi ha fatto immediatamente due agoaspirati e mi ha prescritto mammografia ed ecografia.

L'attesa è stata snervante, alternavo momenti di disperazione cieca ad altri di rabbia pura, ma il sentimento dominante è stata la paura, sempre.
Poi è arrivato il giorno dell'esito: negativo.

Ma il senologo non era convinto dell'ecografia, della posizione del nodulo (quadrante superiore esterno), della mia età (37 anni sono un po' troppi per un fibroadenoma).
Mi hanno tolto il nodulo il 15 ottobre.
Abbiamo atteso l'esito della biopsia con un ansia ancora maggiore della precedente, ma intanto qualcosa, in me, stava cambiando. Una forma, forse, di autoconsapevolezza, di presa di coscienza, una forza nuova, un maggiore ottimismo.

Il 26 ottobre il senologo ci ha convocato: “Signora, prego, si accomodi; ho qui i suoi esiti...c'è stata una sorpresa: era maligno; ma lei è già guarita.”
Il mio cancro era di 6 mm, G2, con valori – che il senologo mi ha spiegato bene, ma io ero “altrove” – ottimistici.
Qualche giorno fa, il 12 di Novembre, mi sono sottoposta ad una quadrantectomia con asportazione del linfonodo sentinella: aspetto l'esito per settimana prossima.
Il senologo mi aveva già preannunciato che farò radio e terapia ormonale, ma i dettagli li definirò a fine mese con l'oncologo.

Come mi sento adesso?
Una tigre.
Forte come una tigre.
Indipendentemente dall'esito del sentinella, che sì, mi mette una certa angoscia, sento che sono pronta ad affrontare tutto, ho un atteggiamento positivo, combattivo, sono solare, non mi nascondo.

Forse ho solo smesso di avere paura.



Questo post potrebbe chiudersi così, stasera:


La riconoscete? E' l'Araba Fenice..........

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