giovedì 22 ottobre 2009

Questione di fili

Ne ho utilizzati di ottone, di rame, di cotone cerato, di acciaio, ma quello con cui amo lavorare di più è senz'altro l'argento.
Mi piace il colore, anche se freddo, mi piace la sua consistenza (in genere lavoro con un filo da 0,7 mm), mi piace l'effetto totale che offre.

I lavori che seguono sono un pò datati, ma rendono bene l'idea di quanto un filo, in queso caso d'argento, possa essere versatile e diventare parte integrante di una creazione, non solo un mezzo.

Questo ciondolo, che rimanda - con un pò di fantasia - ad un cesto di frutti bosco, l'ho creato partendo da un grosso anello inciso.
E' sufficiente agganciarsi ad una parte qualsiasi dell'anello e poi far girare il filo, inserendo qua e là qualche pietra (in questo caso onice e qurzo cherry)




Rimaniamo sui toni del rosa. Anche in questo caso si tratta di un ciondolo, meno elaborato del precedente, che prende le mosse da un grande cuore in quarzo. Qui gli intrecci sono meno evidenti poichè è stata data la precedenza ad una certa forma di "svolazzo" che si abbinava bene all'evocazione del sentimento legato al cuore.




Questi orecchini sono andati distrutti perchè indossati non stavano bene. La forma curvilinea della struttura, seppur gradevole a vedersi, perdeva qualsiasi fascino una volta portata ai lobi.
Ho utilizzato quarzo ialino e quarzo fumé. Per chiudere il doppio filo d'argento ho creato una girella d'argento, che aveva sì una funzione estetica, ma principalmente era una necessità!


E infine questi orecchini con perle di fiume.
Creati totalmente a "mano libera", presentano però evidenti difetti: il primo a sinistra ha il filo un pò piegato tra le due perle.




Quello che vi ho presentato è una strana forma di wire nostrano, senza alcuna pretesa.
Ma quello che è certo è che con un pezzo di filo in mano, comincio a fare svolazzi, curve, girelle e intrecci.
Probabilmente è grave.

5 commenti:

I bijoux dello Stregatto ha detto...

Che belli!! Noooo non è grave. Io ho comprato anche dei libri sul wire, la tavoletta e sono in procinto di comprarmi il martello di gomma (quando l'ho detto a mio marito mi ha guardato mooolto preoccupato!).
Anche se poi penso che andare a mano libera sia più divertente.

Ilaria ha detto...

Non è grave! E' meraviglioso! Mi piace che da un filo nascano svolazzi, giri, ritorni e intrecci e che da questo nasca un bellissimo bijoux...
Un bacione!

chezbobo bijoux ha detto...

La tavoletta non ce l'ho, anche perchè non ho mai studiato la tecnica; in realtà mi piaceva soprattutto l'idea di fare girare il filo in tutte le direzioni, senza regole (come tutti i bijoux che faccio, del resto..!), come dice Ilaria quando parla di svolazzi e ritorni.
Stregatto, poi mi dici com'è usare la tavoletta?!?!??!??!

Val_ ha detto...

Sìsì, è gravissimo, lo sto provando sulla mia pelle, non riesco a smettere! Però che meraviglia, e che soddisfazione eh? Anche se io l'argento non l'ho mai usato... sono decisamente meno raffinata.
Wowow i tuoi gioielli, quel cestino di frutti di bosco fa venire l'acquolina. :)
Valeria

Loló ha detto...

Me encanta tu trabajo.
FELICIDADES

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...