sabato 19 giugno 2010

Il silicone non serve solo per davanzali debordanti



Il titolo è discutibile, ma ci siamo capiti.

Rewind.
Il 28 maggio mio figlio compie gli anni.
Gli organizzo la festa - che mi chiede da settembre 2009, martellandomi tutti i santi giorni.
E gliela organizzo nel posto che desidera da sempre.
E' la prima vera, grande festa; quella con tutti i compagni di scuola, con tanti regali, con urla e risate di bimbi dai 4 ai 6 anni.
Fin qui tutto bene, mi dico che ce la posso fare.


L'unica cosa che davvero devo preparare sono i regalini da dare alle femminucce (coi maschietti me la sono cavata con delle simpaticissime pallotte strane, allungabili, coloratissime).
Decido per delle collanine con perla a forma di cuore.
Compro metri e metri di cordino di topo e mi metto a prepararle.
Ne faccio tante, troppe.
E non mi piacciono.
Allora cambio idea in corsa e opto per dei braccialetti.
Compro metri e metri di silicone e mi metto a prepararli.
Ne faccio tanti, troppi.
Ma questa volta mi piacciono.





Arriva il giorno della festa, arriva il momento dei saluti, arriva la consegna dei braccialetti.
La prima bambina che abbandona la festa, che per comodità e privacy chiameremo Alice, è in braccio alla nonna e con la foga tipica dei bambini quando aprono un regalo, scarta il suo pacchetto.
Una frazione di secondo dopo inizia a urlare e a piangere.
Mi dice che il braccialetto non è rosa e non c'è Hello Kitty.
Per ritorsione inizia anche a picchiare (abbastanza selvaggiamente, direi) la nonna.
Riusciamo a calmarla solo qualche minuto dopo.
Nel senso che abbandona la festa piangendo, ma almeno smette di percuotere la nonnina (che, data l'età, non è poco).



Tutto questo penoso preambolo per dire che mi è rimasto un sacco di silicone in casa.
Allora l'ho utilizzato per fare dei braccialetti che vogliono essere una sorta di compromesso tra il classico e il vintage.

Vediamone qualcuno.

La costruzione, lo sapete benissimo, è molto banale.
Basta infilare le perle nel filo di silicone, possibilmente intervallando le perle/pietre con degli anellini di congiunzione.
Gli anellini svolgno una doppia funzione: da una parte sono esteticamente più carini, rendono il bracciale più completo e impediscono che si veda il filo sotto.
In secondo luogo agli anellini di congiunzione è possibile attaccare dei pendenti senza paura di rompere il filo di silicone.





Per chiudere i braccialetti è sufficiente fare qualche bel nodino stretto e assicurarlo con una goccia di colla o, se preferite, di smalto.
La morale? Si legge dal titolo: Il silicone non serve solo per davanzali debordanti, ma anche a far piangere le bambine!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

martedì 15 giugno 2010

Di tutto un pò - confusamente presente





Ah, il tempo vola, vola, vola.
Il mio ultimo post è di metà maggio e tante cose sono successe, tante cose devo raccontarvi.
Iniziare dal principio non è il mio forte, quindi vi racconto di tutto, di tutto un pò.

Innanzitutto la dieta: in tante mi avete chiesto come ho fatto.
Dietro consiglio di una simpaticissima e gentilissima blogger, mi sono recata in un centro Natur House.
In quasi due mesi ho perso 9 chili, mangiando tanto pesce, frutta, verdura e anche carne.
Certo, la mia adorata pasta e il pane si sono volatilizzati per un certo periodo, ma adesso li sto reintegrando gradualmente.
Ho una nutrizionista che mi segue e ogni settimana mi controlla. La mia dieta è integrata da preparazioni fitoterapiche liquide o sotto forma di pastiglie.
E poi devo bere tanto, tantissimo: almeno 1,5 lt - 2 al giorno di acqua.
I centri Natur House sono sparsi un pò in tutta Italia. Se cercate sul sito, troverete la sede più vicina a voi.
Io ve lo consiglio caldamente: non stravolge le vostre abitudini alimentari e nemmeno il vostro portafoglio....la spesa settimanale media varia dai 30 ai 40 euro.
Infatti pagate solo i prodotti, non le visite.
Ho detto tutto? Penso di sì. Ma se avete delle domande più specifiche, chiedetemi pure.
Io non sono ancora arrivata al mantenimento; conto di arrivarci in 2-3 settimane.

Capitolo dieta chiuso.
Parliamo di affari.
Ho chiuso il mio storico (storico per me, s'intende!) negozio di Dawanda.
Mi sono stufata, non avevo più stimoli.
Adesso sono solo su Artesanum, ma se vogliamo dirla tutta i contatti maggiori mi arrivano dal famigerato faccialibro o feisbuc che dir si voglia.
Quindi la mia vetrina virtuale, più completa almeno a livello di foto è qui.

Capitolo Dawanda chiuso.
Parliamo di affari. Di cuori.
Il 10 luglio mi sposo.

Capitolo nozze chiuso. (ahahhahahahahahahhahah)
Adesso divento ecologica al 100%.
Vi spiego il perchè.

Ho sempre spedito i miei gioielli avvolti in carta velina e in sacchettini di organza.
Per un puro caso mi sono trovata letteralmente sommersa dalle buste del fruttivendolo.
Certo, ho iniziato a piegarle per bene e a metterle via.
Ma di frutta e verdura ne consumiamo a quintali e il numero di bustine è cresciuto proporzionalmente.
Le uso per fare i peperoni, certo.
Mai fatti i peperoni alla griglia???
Buoni; appena abbrustoliti vanno messi nei sacchetti di carta della frutta.
Così la buccia viene via che sembra una sinfonia.
Peccato che adesso sia un pò stufa di peperoni alla griglia e allora...allora l'ispirazione!
Ho tagliato i sacchetti di carta scartando la parte frontale con il logo del fruttivendolo e ho tenuto il retro.
E' una carta bella rigida, molto rustica, ma l'effetto mi piace.
Devo solo comprare della rafia o dello spago da arrosto per completare l'opera.....

Ciao fanciulle, a prestissimo coi bracciali con filo di silicone: un compromesso tra il classico e il vintage...

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